Chiudiamo il cerchio aperto con l’articolo dedicato a Jean Rollin con un altro nome noto. Anzi, con molti nomi.
Come i precedenti, anche questo articolo è stato scritto anni fa per Medeaonline, ma lo ripropongo nella sua versione integrale.
Il regista dai cento nomi
Da James P. Johnson o Clifford Brown (e Clifford Brown jr), passando per Frank Hollman, A.L. Malraux, Dave Tough, Jeff Manner, David Kuhne, Manfred Gregor o James Lee Johson… una pletora di firme sotto una ancor più vasta filmografia, a cui si possono aggiungere Jess Frank e Jess Franco.
Tutti pseudonimi, però, e di una sola persona: Jesus Franco.
Del resto, tutti questi nomi messi assieme (molti tratti dal mondo del Jazz) sono molto più credibili della realtà secondo cui un solo regista, nella sua carriera, sia riuscito a dirigere 244 (duecentoquarantaquattro) film di qualsiasi genere, che spaziano dalla commedia all’horror passando per il noir, i musical e la sperimentazione.
E se questo non bastasse, oltre che regista Franco seppe essere tanto direttore della fotografia quanto sceneggiatore, compositore, montatore, persino direttore del doppiaggio e doppiatore egli stesso.
Impossibile parlare della filmografia di Franco se non per sommi capi, e in questo articolo parlerò di ciò che l’ha reso più famoso e per il quale viene spesso accostato a Jean Rollin (a torto): la sexploitation.